De la But che irrompe e scroscia
Elle ridono al fragor,
E in quel vortice d’argento
16Striscian via le chiome d’òr.
Freddo e nitido è il lavacro,
Ed il sole anche non par.
Su la vetta de la Tenca
20Incominciano a danzar.
Bianche in vesta, rossi i veli,
I capelli nembi d’òr,
Che abbandonano ridenti
24De gli zefiri a l’amor.
Poi con voce arguta e molle,
Sí che d’arpe un suono par,
Le sorelle de la Carnia
28Incominciano a chiamar.
Tra il profumo de gli abeti
Ed il balsamo de i fior
Da le valli ascende il coro
32Del mistero e de l’amor.
Su la rupe del Moscardo
È uno spirito a penar:
Sta con una clava immane
36La montagna a sfracellar.