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38 juvenilia


Avvi cui ’l torbido Gradivo arride,
Ed ama il rapido baglior d’elmetti
Ne l’aer livida che da’ moschetti
16Divisa stride,

E via tra l’orride membra che sparte
Incèstan d’ampia strage il sentiero
Urta il fulmineo baio destriero
20Furia di Marte;

Poi lunge a’ fulgidi campi ed a’ valli,
Nel sen d’ingenua sposa che agogna
Notturni gaudii, feroce ei sogna
24Trombe e timballi.

Con altri l’alacre fame de l’oro
Ascende vigile la prora, e anela
Le infami insidie drizza e la vela
28Al lido moro.

Per essa il nauta ride i furori
D’euro che gl’ispidi flutti cavalca,
E con la cupida mente egli calca
32Rischi e terrori:

In vano l’orrido crin sanguinante
Infesto Oríone pe ’l ciel distende
Ed il terribile di fiamma accende
36Brando strisciante: