Come lieta risonasti
Su da i vasti
Petti al vespero sereno,
Quando il piè de’ mietitori
In tre cori
18Con tre note urtò il terreno!
Come orribile su’ vènti
De’ vincenti
Tu ruggisti le virtudi,
Mentre l’aste sanguinose
Fragorose
24Percoteano i ferrei scudi!
Sgretolar sott’esso il brando
Di Rolando
Tu sentisti Roncisvalle,
E soffiando nel gran corno
Notte e giorno
30Del gran nome empi la valle.
Poi t’afferri a la criniera
Irta e nera
Di Babieca che galoppa,
E del Cid tra i gonfaloni
Balda intoni
36La romanza in su la groppa.