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intermezzo | 531 |
Marmi di Paro in fulgidezza bianca
Splendenti a la marina,
Come la falce de la luna stanca
364Nel ciel de la mattina;
Carmi di Lesbo sussurranti al vento
Su molte isole intorno,
Come d’Apollo il grande arco d’argento
368Nel ciel di mezzogiorno;
Ricoprano il mio cuore irrigidito
Da i cristïani tufi,
Circondino il mio cuore istupidito
372Da i romantici gufi.
Breve su ’l morto ed ultima s’intoni
La canzone di doglia,
Mentre ne l’Odi Barbare deponi,
376Musa, la fredda spoglia.
— Ahi Lino, ahi Lino! è il mio cuor trapassato,
Come te, ne l’estate:
Non giunse a la vendemmia: l’han sbranato
380Molte cagne arrabbiate.