E ci fare’ un sonnetto. A l’ombra amica
De le memori piante
Mi cullerebbe ne la strofe antica
304La rima miagolante.
gravi rime sbadiglianti in are,
O tenui rime in io,
Dite voi com’è dolce riposare
308Su ’l terreno natío.
I patrii sassi vi pungon le schiene
Con accoglienza onesta,
Ed i mosconi de le patrie arene
312Vi fan dintorno festa.
Zu, zu, cari mosconi. Come stanno
Le vespe e i calabroni?
Ci fûr di molte vipere quest’anno
316Giú pe’ patrii burroni?
E gli amici? e i parenti? Oh nuove gioie!
Oh quanti fidi cuori!
Oh bel portare a spasso le sue noie
320Tra cotanti sudori!