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520 intermezzo

A olio di merluzzo, temperato
               Con l’essenze odorose
Che mi mandan la sera co ’l bucato
               144Le vergini e le spose;

Le vergini e le spose del giocondo
               Italico giardino:
Però ch’io sono, e lo sa tutto il mondo,
               148Un poeta divino — .

Sbottonato così, scuote le chiome.
               Guarda i fiori e la mèsse
E gli alberi e gli uccelli e il cielo, come
               152S’egli li proteggesse.

Due rospi intanto a l’orlo de la strada
               Benefici e modesti
Seguitan liberando la contrada
               156Da gl’insetti molesti.

L’un dice — Ne l’età che molte e lente
               Ci passâr su ’l groppone
Vedestú mai, fratel mio pazïente,
               160Un tal fior di cialtrone? —