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giambi ed epodi | 421 |
II.
No. Vanni Fucci in faccia a Dio rubava
Con la bestemmia in bocca e in fronte il riso,
Ribadito di serpi egli squadrava
4Da l’inferno le fiche al paradiso:
Il poco pan che del suo pianto lava
Ed è nel sangue de’ suoi figli intriso
Voi rubate a la patria, e poi con brava
8Lingua sputate a lei virtú su ’l viso.
Le case de’ nemici al sol lucente,12
Con la face a una man, ne l’altra i dardi.
11Vanni Fucci cercò superbamente:
Voi, ne la chiusa notte, a passi tardi,
Ferite al canto; voi da l’aurea lente
14Piccioletti ladruncoli bastardi.