Crescean tre fanciulletti a l’altro intorno,
Come novelli del castagno al piè;
Or giaccion tristi, e nel morente giorno 12La madre lor pensa tremando a te.
Oh, allor che dal Giordano a i freschi rivi
Traea le turbe una gentil virtú
E ascese a le città liete d’ulivi 16Giovin messia del popolo Gesú,
Non tremavan le madri; e Naim in festa
Vide la morte a un suo cenno fuggir
E la piangente vedovella onesta 20Tra il figlio e Cristo i baci suoi partir.
Sorridean da i cilestri occhi profondi
I pargoletti al bel profeta umíl;
Ei lacrimando entro i lor ricci biondi 24La mano ravvolgea pura e sottil.
Ma tu co ’l pugno di peccati onusto
Calchi a terra quei capi, empio signor,
E sotto al sangue del paterno busto 28De le tenere vite affoghi il fior.
Tu su gli occhi de i miseri parenti
(E son tremuli vegli al par di te)
Scavi le fosse a i figli ancor viventi. 32Chierico sanguinoso e imbelle re.