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giambi ed epodi 399

Per l’alpestre cammino io ti seguía;
E ’l tuo fucil di certi
Colpi il silenzio ad or ad or fería
40De’ valloni deserti.

L’alta Roma io cantava in riva al fiume
Famoso a l’universo;
E il can latrando a le cadenti piume
44Rompeva a mezzo il verso,

O a te accennando usciva impazïente,
Fuor de la macchia bruna;
Or raspa su la tua fossa recente,
48E piagnesi a la luna.

Squallidi or son i monti: ma l’aprile
Roseo nel ciel natío
Tornerà, che doveva una gentile
52Ghirlanda al tuo desío:

E in vece condurrà l’allegra schiera
De gli augelli in amore
Su l’erba ch’alta andrà crescendo e nera
56Dal tuo giovenil core.

Perché i bei colli di vendemmia lieti,
Perché lasciasti, amico.
Sfuggendo a’ pianti de l’amor segreti
60Sur un volto pudico?