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390 | giambi ed epodi |
Ululerò le lugubri memorie
Che mi fasciano l’alma di dolore,
Ululerò gl’insonni accidïosi
20Tedi che fu man da la guasta età,
Invidïando il rorido fulgore
De’ miei giovani sogni e i desii splendidi
De le infrante catene e gli animosi
24Vostri richiami, o Gloria, o Libertà.
Tutto che questo mondo falso adora
Co’ l verso audace lo schiaffeggerò:
Ei mi tese le frodi in su l’aurora,
28A mezzogiorno io le calpesterò.
Che se i delúbri crollano e i tempietti
Ove l’ideal vostro, o vulghi, sta,
Che importa a me? Non fo madrigaletti
32Che voi mitriate d’immortalità.
Oh, pria ch’io giaccia, altri e piú forti e fulgidi
Colpi da l’arco liberar vogl’io,
E su le penne de gli ardenti strali
36Mandare io voglio il vampeggiante cor.
Chi sa che su dal ciel la Musa o Dio
Non l’accolga sanando e sovra il torpido
Palude de l’oblio non gli dia L’ali
40Da rivolare a gli sperati amor?
- giugno 1871.