Non de la madre al seno
Il tuo fratel posò: lenta, su ’l varco
Presse gli estremi aliti suoi la neve. 44Da l’opra dura, pieno
Il dí, seguiva sotto iniquo carco
I crudeli signor co ’l passo breve;
E coll’uom congiurava a fargli guerra 48L’aere implacato e la difficil terra.
Il nevischio battea
Per i laceri panni il faticoso;
E cadde, e sanguinando in van risorse. 52La fame ahi gli emungea
L’ultime forze, e al fin su ’l doloroso
Passo lo vinse; e pia la morte accorse
Poi cadavero informe e dissepolto 56Lo ritornâr sotto il materno volto.
Ahimè, con miglior legge
Ripara a schermo da la gelid’aura
Aquila in rupe e belva antica in lustre 60Ed un covil protegge
Tepido i sonni ed il vigor restaura
A i can satolli entro il palagio illustre
Qui presso, dove de l’amor piú forte, 64Figlio de l’uom, te mena il gelo a morte.