Né da te gl’inni movono
Dove Rattazzi impera
E geme in ceppi il vindice
40Trasibul di Caprera.
Oh de l’eroe, del povero
Ferito al carcer muto
Portate, o venti italici,
44Il mio primier saluto.
Evviva a te, magnanimo
Ribelle! a la tua fronte
Piú sacri lauri crebbero
48Le selve d’Aspromonte.
Spada il tuo nome (o improvvido,
Ei non ti fu lorica,)
Tu solo ardisti insorgere
52Contro l’Europa antica.
Chi vinse te? Deh, cessino
I vanti disonesti:
Te vinse amor di patria
56E nel cader vincesti.
Evviva a te, magnanimo
Ribelle e precursore!
Il culto a te de’ posteri,
60Con te d’Italia è il cuore!