Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
330 | levia gravia |
XVIII.
NEI PRIMI GIORNI DEL MDCCCLXI
Ai campi che verdeggiano
Piú lieti al ciel da la straniera clade
Splendi, nov’anno; esultino
4Nude ne’ raggi tuoi l’itale spade.
A te le braccia e l’animo
De la Narenta da l’irriguo piano
E di Cettigna indomita
8Dal pinifero vertice montano
Leva il Serbo; ma ’l vindice
Acciar non pone, che pur or gioiva
Percotendo a l’osmanico
12Furore il tergo obbrobrïoso in Piva.