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levia gravia | 307 |
De i secreti pugnali. A noi permette
Altri l’età miglior vóti e speranze,
Se de le molli usanze
154Vinca le oblique insidie integra l’alma.
Or vienne, o giovinetta: or, palma a palma
Stretta co ’l tuo fedele, entra d’amore
Nel tempio: ma il pudore
158Che la vergin tingea de la sua rosa
Non si scompagni da la nova sposa.
i due cori
O te felice, o sopra
Il nostro infermo stato
Te cara al ciel! beato
Il letto de’ tuoi amori,
164S’ombra de’ propri fiori — avvien che’l copra.
Ma in cor ti sieda impresso
Ch’ogni piacer piú caro
Ti tornerà in amaro
Senza i baci e gli accenti
169De’ pargoli innocenti — e il puro amplesso.