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IX.
PER NOZZE
in primavera
Or che un agil di vite innovatore
Da la materia spirito s’esplíca,
E sona d’imenei la selva antica,
4E su la terra il ciel folgora amore,
Cedi al sacro disio, de l’amatore
Va’ ne gli amplessi, o vergine pudica:
Natura vi consiglia e l’ora amica,
8De la fugace età cogliete il fiore.
Né v’offenda il pensier che men gradita
Stagion sottentra a questo riso alterno
11Del giovin anno che a goder ne invita:
Ne’ cuor gentili amor vampeggia eterno,
Come infuso pe ’l globo a lui dà vita
14Il perenne ed antico ardore interno.