O desta a i forti palpiti
Che viltà preme in noi,
Nata a i concilii splendidi
De i vati e de gli eroi,
Salve, Eloisa, armonica 18D’altre genti figliuola e d’altre età!
Perché tra i vecchi popoli
Venisti e a gli anni tardi,
Quando gli eroi si assoldano,
Spengonsi i vati e i bardi,
E si scelera l’ultimo 24De l’oscurato ciel raggio, beltà?
Altr’aer ed altro secolo
L’attèa Corinna accolse;
E, quando ella da’ rosei
Labbri il canto devolse,
Tutto pendeva un popolo 30Da l’ardente fanciulla affisa al ciel.
Fremea sotto la cetera
L’onda alterna del petto:
Da le forme virginee
Ineffabil diletto
Spirava; ma le lacrime 36Splendido a’ folgoranti occhi eran vel.