Già sotto il piede austriaco
Bolle lampeggia e splende:
Leva, stranier, le tende:
40Il regno tuo cessò.
Piena di fati un’aura
Da i roman colli move;
La terra e il ciel commove
44Le tombe e le città.
In ogni zolla, o barbaro,
A te una pugna attesta
L’antica età ridesta
48Con la novella età.
Vedi: Crescenzio i tumuli
Schiude nel suol latino:
Levato in piè Arduino
52Incalza il nuovo Otton.
L’incalza il sasso ligure,
La siciliana squilla;
E Procida e Balilla
56Accende la tenzon.
Ecco: Ferruccio l’impeto
Ed il furor prepara:
Lo stuol di Montanara
60Intorno a lui si tien.