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juvenilia | 221 |
XCII.
PER LE STRAGI DI PERUGIA
Non piú di frodi la codarda rabbia
Pasce Roma nefanda in suo bordello;
Sangue sitisce, e con enfiate labbia
4A’ cattolici lupi apre il cancello;
E gli sfrena su i popoli, e la sabbia
Intinge di lascivia e di macello:
E perché il mondo piú temenza n’abbia,
8Capitano dà Cristo al reo drappello;
Cristo di libertade insegnatore;
Cristo che a Pietro fe’ ripor la spada,
11Che uccidere non vuol, perdona e muore.
Fulmina, Dio, la micidial masnada;
E l’adultera antica e il peccatore
14Ne l’inferno onde uscí per sempre cada.