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juvenilia 207


Che se nel cor de’ popoli consorti
Misericordia tace, e se ne’ petti
De’ regi stagna un vergognoso oblio;
125Pe ’l supremo desir de’ nostri morti,
Pe ’l tacito pregar de’ pargoletti,
O italiani, o fratelli, o popol mio,
Leviam! Giudichi Iddio
La causa nostra a l’universo in faccia.
130E tu, Vittorio, abbraccia
L’italica bandiera; il serto scaglia
Oltre Po, nel terren de la battaglia.

Loco è ’n Superga, ov’ha misteri orrendi
La religion di morte, ove aspettando
135Posan gli atavi re dentro gli avelli:
Ivi sali, o signor: la spada prendi
Di Carlo Alberto, e i tuoi padri evocando
Batti lo scudo de gli Emmanuelli.
A quel suon, di novelli
140Fremiti il ciel d’Italia ecco rintrona:
Come nube che tuona
E nel rovente folgore scoscende,
Lungo clamor da l’alpi al mar si stende.