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juvenilia 203


Attendi, attendi. Un suon profondo e lento
35Rimugge da la valle e in alto spira,
E si fa tuono che a l’intorno romba:
Par d’acque molto rumoreggiamento,
Quando il bosco al vicin nembo s’adira
E vorticoso Borea giú piomba.
40Non è rumor di tomba:
È l’itala minaccia a lo straniero;
È fremito guerriero,
Che cresce col romor de le procelle,
E i regi e l’armi avvolve e i troni svelle;

45È grido atroce di calcata plebe
Che sorge contro la ragion de’ forti
E il pio sdegno e le sante ire raguna.
A te commette le paterne glebe,
A te le invendicate ossa de’ morti,
50A te i vóti e la speme e la fortuna,
E i talami e la cuna
De’ pargoletti e il maternal desío.
Deh non cresca, per dio,
Sotto i regni di barbaro soldato
55Chi d’italica donna italo è nato!