Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
juvenilia | 187 |
LXXVIII.
A MESSERINO
S’indraca Messerin contro i pedanti,
E del Monti pur ciancia e del Manzoni.
O pecoraio, contastú i caproni?
4Quanti piedi han dirieto e corna avanti?
Questo servo de’ servi de’ menanti,
Spazzaturaio di composizioni,
Piglia del campo anch’egli e fa sermoni
8E se l’allaccia tra’ filosofanti.
Or credi tu de la viltà natia
Esserti scosso per tuffar le mani
11Dentro l’inchiostro d’una stamperia?
Va ficcati in un cèsso o datti a’ cani!
Che se tu me ’l chiedessi in cortesia
14Pur ginocchione e con giunte le mani