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juvenilia 181

 

È un repubblicanone
Che ingozza prima la sua libbra buona
59Di mazzinïanissima prosona,

Poi tuona e tuona e tuona.
A udir quell’omaccino armipotente
62Isbigottisce la povera gente,

E dice: Veramente
Cotestui studia per le invenzïoni
65Di verseggiar le bombarde e i cannoni.

In decasillaboni
Egli squaderna co’ profeti santi
68Ippopotami neri e lïonfanti,

E sopravi giganti
Che vanno armati di monti e montagne
71A imbottar nebbia per queste campagne:

Ma poi grugnisce e piagne,
Quando tornato al cristïan suo core
74S’inginocchia davanti al confessore.

Deh quanto è gran dolore
Del tristo punto ove condotta sei,
77O tósca Musa già cara a gli dèi,