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178 | juvenilia |
LXXV.
ALLA MUSA ODIERNISSIMA
O monna tu, ch’io non so qual tu sia
Tanto se’ in vista difformata e strana,
Monna Clio, monna Ascrea, monna befana,
4O monna dal malan che Dio ti dia;
A la croce di Dio, tu se’ .....
Se t’acconci a chi vuole in su la via;
E se ne mente la mitologia
8Che giurò su ’l candor di tua sottana.
Poi che ti presti ogni or’ mattina e sera
A tutte voglie d’ogni razza ingordi,
11Tornata di regina in paltoniera;
O sciagurata, fa che ti ricordi
A chi tu fosti ed a chi se’ mogliera
14Onde per te mi fremono i precordi.