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juvenilia 153


Ma lamentar di giovini cadenti
Su la terra pugnata
E tra i cavalli barbari accorrenti
Cupo fremir di libertà calcata,
Spirava. E in te nostr’ ultimo dolore
Alcun vendicatore
S’ebbe, e de gli oppressori al gener vario
72Procida minacciasti, Arnaldo e Mario.

Or d’onde, o sacro veglio, è in te possanza
Tal che di vivi sdegni
Armi antiche memorie e la speranza
A noi disfatte e mute anime insegni?
Dunque l’eterna mente ancora è pia
A questa patria mia,
Che pur tu duri in contro al fato ostile
80Cantor d’Italia a la stagion servile?

E quando piú da peregrino impero
L’alta regina è stretta,
Tu affatichi il senile estro e il pensiero
Dietro l’imago de la gran vendetta?
Ben venga Mario che del gener reo
Porta il roman trofeo
E nel cor de’ romulëi nepoti
88Aderge le speranze e infiamma i vóti!