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150 | juvenilia |
Quando l’aspro fratel di Cinegira
Ne la sonante scena
Trasse vestita d’ardue forme l’ira
Che propugnò la libertade ellèna,
Marte, che lui spingea tra i dardi avversi
Su gl’incalzati Persi,
Spirò guerra; e fremean guerra, ascoltando,
8Quei che operaro in Salamina il brando.
E tu vedesti, o diva Atene, i padri
De’ guerrier trionfati
Nel futuro dolor pensosi ed adri
Gemer da’ figli deprecando i fati,
Neri presàgi ombrar con fóschi vanni
Le sale de’ tiranni,
E da la mira visïon percossa
16Svegliar ne l’urne ombre di regi Atossa.