Cresce la vana gioventú superba 45Che tutti i frutti suoi consuma in erba.
Alto è d’amor consiglio
Ritornare al primier rito civile
Quel che di tanta gloria oggi ci avanza,
Sí che dal turpe esiglio 50Ripigli l’arte il suo cammin, gentile
Confortatrice a l’itala speranza.
Deh, per questa valente abbian possanza
Indurre a’ cor vergogna
Le imagini de’ grandi in cui s’aduna 55Quantunque è del buon seme a’ tempi nostri.
Ben procurasti contro rea fortuna,
Se le dive sembianze or sí ne mostri,
Ch’esciam del sonno, ove nostr’alma agogna
Disdegnando e fremendo. È degno affetto 60Ira, sol ira, in servo italo petto.
Vittorio, e s’or ne pari
Tu qui veracemente e quel tuo sdegno
Che sol del ricordar ne fa sgomenti,
Qual fia l’anima pari 65A tanta vista e ’l ben creato ingegno
Che sé da l’ira tempri e da’ lamenti?
Lunge, lunge di qua, spiriti lenti!
Ch’ove gli affetti erranti
Fioca dan luce, ed a l’ardir sublime 70Che contrasta il destino uom non s’allegra;