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juvenilia 105


LVI.14

a n. f. p.

RISPOSTA


Chi mi rimembra la speranza altera
Che giacque fulminata entro il mio core?
Te ragguardò con mite occhio d’amore
4Su ’l nascer tuo Melpomene severa.

Canta; e de gl’inni tuoi l’ala guerriera
A vol segua il risorto italo onore:
Canta; ed infondi a’ cor di quel valore
8Che gli rapisca a piú sublime sfera.

Male co’ dí novelli ahi mal s’accorda
Alma che da’ sepolcri anche s’inspira,
11E a lei risponder la camena è sorda.

Veggo il suo vel fuggente: e la mia lira
Rompon, amico, omai l’ultima corda
14Increscioso dispetto e steril’ira.