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rime e ritmi 1019



ELEGIA DEL MONTE SPLUGA


No, forme non eran d’aer colorato né piante
     garrule e mosse al vento: ninfe eran tutte e dee.

E quale iva salendo volubile e cerula come
     4velata emerse Teti da l’Egeo grande a Giove:

e qual balzava da la palpitante scorza de’ pini
     rosea, l’agil donando florida chioma a l’aure:

e qual da la cintura d’in cima a’ ghiacci dïasprati
     8sciogliea, nastri d’argento, le cascatelle allegre.

Sola in vett’a un gran masso di quarzo brillante al meriggio
     in disparte sedevi, Loreley pellegrina: