Afferran l’armi e a festa i giovani tizïaneschi
scendon cantando Italia:
stanno le donne a’ neri veroni di legno fioriti 80di geranio e garofani.
Pieve che allegra siede tra’ colli arridenti e del Piave
ode basso lo strepito,
Auronzo bella al piano stendentesi lunga tra l’acque 84sotto la fósca Ajàrnola,
e Lorenzago aprica tra i campi declivi che d’alto
la valle in mezzo domina,
e di borgate sparso nascose tra i pini e gli abeti 88tutto il verde Comelico,
ed altre ville ed altre fra pascoli e selve ridenti
i figli e i padri mandano:
fucili impugnan, lance brandiscono e roncole: i corni 92de i pastori rintronano.
Di tra gli altari viene l’antica bandiera che a Valle
vide altra fuga austriaca,
e accoglìe i prodi: al nuovo sol rugge e a’ pericoli novi 96il vecchio leon veneto.