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68 | l’ultimo viaggio |
con le burrasche e le ritrose calme,
coi venti acuti e il ciangottìo dell’acque.
50Una conchiglia, breve, perché l’oda
il breve orecchio, ma che il tutto v’oda;
tale è l’Aedo. Pure a te non piacque.
Con un sorriso il vecchio Eroe rispose:
Terpiade Femio, assai più grande è il mare!
XI
E il vecchio Aedo e il vecchio Eroe movendo
seguian la spiaggia del sonante mare,
molto pensando, e là, sul curvo lido,
piccola e nera, apparve lor la nave.
5Vedean la poppa, e n’era lunga l’ombra
sopra la sabbia; nè molt’alto il sole.
E sopra lei bianchi tra mare e cielo
galleggiavano striduli gabbiani.
E vide l’occhio dell’Eroe che fresca
10era la pece: e vide che le pietre
giaceano in parte, chè placato il vento
già non faceva più brandir la nave;
e vide in giro dagli scalmi acuti
pender gli stroppi di bovino cuoio;
15e vide dal righino alto di poppa
sporger le pale di ben fatti remi.
Gli rise il cuore, poi che pronta al corso
era la nave; e le moveva intorno,
come al carro di guerra agile auriga