Pagina:Poemi conviviali (1905).djvu/229


in occidente 209

Vegliava, il Geta... Entrò l’angelo: pace!
disse. E nella infinita urbe de’ forti
sol quegli intese. E chiuse gli occhi in pace.

Sol esso udì; ma lo ridisse ai morti,
e i morti ai morti, e le tombe alle tombe
e non sapeano i sette colli assorti,

ciò che voi sapevate, o catacombe.