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202 | la buona novella |
bianca; e diceva: « Gioia con voi! Scese
Dio sulla terra ». Ed a ciascuno il cuore
sobbalzò verso il bianco angelo, e prese
via per vedere il Grande che non muore,
come l’agnello che pur va carponi;
il Dio che vive tutto in sè, pastore
di taciturne costellazïoni.
Mossero: e Betlehem, sotto l’osanna
de’ cieli ed il fiorir dell’infinito,
dormiva. E videro, ecco, una capanna.
Ed ai pastori l’accennò col dito
un angelo: una stalla umile e nera,
donde gemeva un filo di vagito.
E d’un figlio dell’uomo era, ma era
quale d’agnello. Esso giacea nel fieno
del presepe, e sua madre, una straniera,
sopra la paglia. Era il suo primo, e il seno
le apriva; e non aveva ella né due
assi: all’albergo alcun le disse: È pieno.
Nella capanna povera le sue
lagrime sorridea sopra il suo nato,
su cui fiatava un asino ed un bue.