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gog e magog 193

Or fa, divino ariete, sonare
le trombe! Al suono delle tue fanfare
l’uom ci si desta, e poi... non dorme più».



XIII



E gli uomini ulularono: «Ha bevuto
in Rum al fonte delle stelle azzurro!
Zul-Karnein è sempre ciò che fu.»


E lor fu in odio ogni altra vita, e il frutto
d’ogni altro ventre; e il rosso sangue munto
bevvero alle bisonti, alle zebù.


Né più sonava per la valle un muglio.
Non sonò più, Gog e Magog, che l’urlo
interminato delle tue tribù.


XIV



Ma sì, partì Zul-Karnein, nel fuoco
d’un vespro: per il monte erano stese
porpore cupe a margini di croco.


Nel cocchio d’oro folgorando ascese
l’Eroe; nell’ombra lontanò tra un gaio
ridere di berilli e di turchese,

13Poemi Conviviali