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PREFAZIONE xcv

linea relativa. Assai piú importante è, invece, la descrizione dello scudo. Vediamola rapidamente.

— In mezzo, un drago con le pupille torte e le zanne candide in fila.

— Su la testa del drago, tutta una serie di personificazioni: Contesa, Attacco, Fuga, Strage, Strepito, Omicidio, Tumulto, Rissa, Parca.

— Dodici serpenti, coi dorsi azzurri maculati e le mascelle nere.

— Branchi di cinghiali e di leoni che si azzuffano.

— Battaglia dei Lapiti coi Centauri.

— Marte, e presso lui i Dèmoni Terrore e Sgomento, Atena armata a guerra.

— Una danza di Numi, e una gara poetica. Apollo canta, le Muse lo accompagnano, tutti i Numi stanno a contemplare.

— Un porto, delfini, nuotatori, pesci, un pescatore.

— Perseo che fugge inseguito dalle Gorgoni.

— Assedio d’una città. Nuova pittura delle Parche. Pittura del dèmone Ambascia (Ἀχλύς).

— Imeneo.

— Tripudio di giovani.

— Lavoro dei campi: mietitura, vendemmia.

— Scene di lotta e di pugilato.

— Caccia alla lepre.

— Gara di carri.

— Oceano, pesci nell’acqua, uccelli nell’aria.

Molta roba, e motivi di prim’ordine. Ma il poeta non mostra per tutti la stessa predilezione, la stessa cura. Guardate per esempio, nella estesa trattazione del poemetto, tutte le scene tranquille e pacifiche, di imitazione omerica, specie le ultime, dalla vendemmia in poi. Due tocchi, e via ad un altro soggetto. Sicché, tutte riescono addensate, confuse, quasi insaccate, come avviene in certe tarde opere d’arte, nelle quali