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138 | ESIODO |
Ed una forza gl’infuse la Diva, instancabile, e il sonno
non gli cadeva mai su le palpebre, e sempre era pronto.
190
Quivi il ristoro mio sarà, conduttore di genti.
i cretesi (191)
Il brano deriva dall’Etimologico magno, che dunque tribuisce questo nome di triplici (τριχαίκες) ai Cretesi. Ma certo vien fatto di pensare a quello che narra Pindaro nella sua famosa ode per Rodi. Il Sole si uní con la Ninfa Rodi, e n’ebbe sette figli. Da uno di questi nacquero Ialiso, Camiro e Lindo. «E divisero il regno. — La terra paterna in tre parti divisero; ognuno una rocca — si tenne; ed ancor dai lor nomi le sedi derivano il nome». (Olimpia, VII, 136, sg.).
I triplici tutti son detti,
perché la patria loro diviser fra loro in tre parti.