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ed una macchia tutta la pelle copriva, e i capelli
cadean giú dalla testa, restavano calvi i bei capi.


demodoca figlia d’agenore (33)


E Demodoca ambivano molti degli uomini nati
sopra la terra, e assai le offrivano fulgidi doni,
possenti re: ché era la sua bellezza infinita.


il cefiso (37)


Che dal Lilaio giú le fluenti bellissime effonde.


(38)


Che lungo Panopèa, traverso Glicóna l’eccelsa,
traverso Ercòmeno va, serpendo, e somiglia un dragone.


la madre d’eaco (76)


Eaco a luce essa die’, di cavalli maestro; ma quando
esso dei giovani anni giocondi alla mèta pervenne,
d’essere solo, cruccio gli prese; e degli uomini e i Numi
il padre, quante c’eran nell’isola bella formiche,
tante ne convertí in uomini, in donne eleganti.
Primi costrussero essi le navi che libransi in mare,
primi vi teser le vele, che sono come ali al naviglio.


storia d’ippolita (79)

Ippolita, moglie di Acasto, figlio di Pelia, re di Iolco, innamorò di Peleo, e tentò sedurlo. Respinta, lo accusò al marito, che pensò di vendicarsi. Recatosi a caccia sul Pelio con Pelèo, colto il momento che