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62 | ESIODO | 404-431 |
i figli di febe e coio
E Febe ascese poi di Coio il dolcissimo letto;
405e poi che, Diva, stretta d’amor con un Nume, fu incinta,
Latona generò dal peplo di cíano, Diva
soave al par del miele per gli uomini e i Numi immortali,
sin da che nacque, mite, dolcissima poscia in Olimpo.
E Asteria generò, dal nome vezzoso, cui Perse
410nella sua casa grande condusse, per farla sua sposa.
ecate figlia unica di asteria e di perse
E Asteria incinse, e a vita diede Ecate, cui sopra tutti
Giove Croníde onorò, le die’ fulgidissimi doni:
parte le die’ della terra, del mare che mai non si miete:
ed anche ella ha potere nel cielo gremito di stelle,
415o piú d’ogni altra, onore fra i Numi immortali riscuote.
Ed anche adesso, quando qualcuno degli uomini in terra
fa sacrifizi, e placa, secondo le usanze, i Celesti,
Ecate invoca per nome. E onore accompagna un mortale,
quando la Dea le sue preghiere benevole intende;
420e gli concede prosperità: ché ben grande è sua possa.
Perché di quanti nacquer da Terra e da Urano, ed onori
ebbero, questa Dea parte ha degli onori d’ognuno;
perché duro con lei non fu Giove, né nulla le tolse
di quanto ella avea già fra i Numi piú antichi, i Titani,
425bensí tutta la parte che allor possedeva, possiede.
Né meno onor la Dea, perché figlia è unica, ottenne,
non della terra parte minore, del cielo e del mare,
ma anzi assai di piú: ché molto l’onora il Croníde.
E sta presso a chi vuole proteggere, e molto gli giova.
430Nell’assemblea, prevale fra gli uomini l’uom ch’ella brama:
quando alla guerra, sterminio degli uomini, s’arman le genti,