Il sedicesimo, porta disgrazia alle piante. Fortuna
nascere è allora per l’uomo; per una ragazza, fortuna
non è, né prima a luce venire, né muovere a nozze. 785Neppur nascere il sei fortuna è per una ragazza:
il sei vale a curare gli agnelli e ogni specie di greggi:
è fausto questo dí per costrurre recinti agli armenti,
buono è per l’uomo. Chi nasce quel dí, predilige gli scherzi,
gl’inganni astuti, i finti discorsi, i colloqui d’amore.
790Devi il diciotto del mese castrare i cinghiali ed i bovi
alto muggenti; e il dodici, i muli tenaci al lavoro.
Il giorno venti, a tempo d’Està, procreare figliuoli
un uomo accorto deve: ché allora è di mente piú saldo.
Buono è che l’uomo nasca nel decimo dí, la ragazza 795nel quartodecimo. In questo, le greggi ed i lenti giovenchi
dai lunghi corni, e il cane mordace, ed il mulo tenace
mansuefare devi con man carezzosa; ma schiva
bene, nel quarto giorno del mese che nasce o che muore,
l’anima roder nei crucci; ché sacro è quel giorno ai misteri.
800Nel quinto dí del mese, conduci la moglie alla casa,
quando gli auspici avrai consultati piú adatti a tal fine.
I quinti giorni schiva; ché infausti sono essi e nocivi.
Nel quinto dí, l’Erinni si dice che girino attorno
ad Orco, figlio d’Eris, tormento a chi vïola il giuro.
805Deve, a metà, chi bene provvede, del settimo giorno
batter su l’aia liscia di Dèmetra il sacro frumento;
e deve il boscaiolo tagliare pel talamo i tronchi,
tagliare molta legna che valga a costrurre le navi.