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invocazione alle muse





        Muse Pïerïe, voi che largite nei canti la gloria,
Giove, che padre è vostro, venite, esaltate nell’inno.
Per lui gli uomini tutti divengono oscuri o famosi,
celebri, oppure ignoti, secondo il volere di Giove:
5agevolmente ei la forza concede, ed al forte fa intoppo,
agevolmente l’illustre deprime, ed esalta l’oscuro,
fa’ che diritto vada lo storto, e il magnifico smunge,
Giove che freme dall’alto, che in reggie sublimi soggiorna.
Odimi, o tu che vedi, che odi, e sul dritto cammino
10serba le leggi: a Perse vorrei vere cose narrare.

gare buone e gare cattive



        Non c’è sola una specie di Gare, ma due ce ne sono
sopra la terra. Un uomo di senno, dà lode alla prima:
l’altra, di biasimo è degna: ché d’indole, sono diverse.
Suscita infatti l’una la guerra malvagia e la rissa
15empia; né l’ama fra gli uomini alcuno; ma, pure, i Celesti
voller che pregio avesse fra loro la Gara dannosa.
L’oscura Notte all’altra die’ vita; ed il figlio di Crono,