Arde, qual fiamma languida445 Eterna, sepolcral, Cui di sventura soffio Ad offuscar non val;
Invan speranza l’agita, Brillar non dee mai più;450 Oh mai sì fioco, e inutile Il raggio suo non fu!
Di me sovvienti; al tumulo Ti guidi almen pietà, E non partirne immemore455 Di chi ne l’urna sta.
La fredda spoglia esanime D’obblìo non ricoprir; Pensar che il possa è barbaro, È orribile martìr.460
Odi, amoroso, e flebile Estremo supplicar; Vieni con una lagrima Quel cenere a bagnar.
Di più non chieggo; è piangere465 Virtù, chi più non è; Fia primo, ultimo, ed unico Premio di tanta fè!.....