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il giaurro 151

Per lo ferir di feritor non visto,
E che da’ scogli onde si fe’ riparo
Uscir non osa. Non discende Hassano,
605Ch’anzi il cavallo più, e più spinge, e corre
Fin che masnada di ladron discopre;
Ma l’unico sentier tanto n’è folto,
Che certa omai n’han la bramata preda;
In suo furore Hassan la barba arruffa,
610E sguardi vibra di terribil foco;
» Lunge soffj, o vicin, il fatal piombo,
» Ben’io scampai da crude, più di questa,
» Ore di sangue!.... « Allor dal tristo asìlo
Sbocca il nemico minaccioso, e i suoi
615Chiama a la resa; ma d’Hassano un detto,
Un fremito, un girar del fero ciglio,
Tremendo è più d’acciaro ostil; a terra,
Carabina, o attagàn non volge alcuno
Di sua piccola schiera, e vil non odi
620Insorger grido d’Amaùn!16 Vicine,
E più vicine ancor, mostransi intanto
Le ascose genti fuor del bosco, ed alto
Sui destrïeri avanzansi.... Chi duce
È di costor? Chi colla destra serra
625Straniero brando sfavillante?....» È lui!
» Or lo ravviso; è lui! Si lo conosco