Vinto, di sdegno impazza; unico e tristo
Trova conforto ne lo ascoso dardo,
Ch’ai nemici serbava, avvelenato 445Che mai non punse invan; tronca ogni pena
Con un tormento sol, e il disperato
Cerebro fere. Così ha fin de l’alma
Tutto l’orror, o così l’alma vita
Ha simile a scorpion, in mezzo al foco; 450Uomo così, cui di crudel ferita
Il rimorso ha trafitto, si contorce;
Inutile a la terra, esul dal Cielo,
Ha sotto i piè disperazion, sul capo
Tenebrìa, fiamme intorno, e in seno...morte!
455Il fosco Hassan fugge lo Harem, nè a volto
Di donna più lo sguardo inclina; in caccie
Inusitate l’ore sue consuma,
E sua non è del cacciator la gioja;
Oh, così Hassan mai non fuggì, quand’era 460Bella del suo serraglio abitatrice
Lejla!... Ma quì costei più non alberga?...
Tel’ dica Hassan; ei solo il può... Sommessa
Voce intanto sen’ va di labbro, in labbro,