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Or sono pochi anni, la moglie di Muchtar Pascià, querelossi di supposta infedeltà del marito, col Padre di lui. Richiesta del nome delle complici fu barbara al segno d’indicare le dodici più vezzose donne di Giannina; prenderle, chiuderle in sacchi, e gettarle nel lago, fu l’opera d’una sol notte. Alla sorte di Frosina, la più bella vittima di quel sagrificio, si riferisce questa Novella, che formò già il soggetto di molte canzoni Greche, ed Arnaute.