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LA VILLA DI FORCI

POEMETTO

DEL CONTE

ANTONIO CERRATI

Mirabil figlia dell’umano ingegno,
Le prime forme, e i giganteschi tratti
Di Natura creante orna e divide
In nuove guise l’Arte, e delle genti
All’utile, al piacere, a regie pompe,
Alla volubil sazietà superba
Del ricco cittadin serve operosa.
Sorse per lei dall’insensibil marmo
Allegra Ninfa, musculoso Atleta,
Tenero Pastorel: su tele argute
Respirino gli Eroi più lunga vita,
E in mezzo a boschi alpestri, a’ piani incolti,
Che un’infeconda solitudin muta
Di tristezza spargea, spargea d’orrore,
Tra simmetrici spazj erbette e fiori
Scherzano, e verdi loggie, e verdi stanze,