Accompagnarlo per le ornate vie
Di lungo popolar plauso frementi.
E ver lui mira, più che mai serena
La regal fronte, e i maestosi sguardi
Volger la Patria, gloriosa madre
De’ Semidei di libertà custodi.
Udisti? Ecco le lodi, in cui rifulge
La Deità, che da me parte. Io queste
Del tuo gran Morosin proprie sacrai;
E tu queste per me portar dei vive
Oltre l’invida morte, e il tempo avaro.
Tacque, e repente in luminosa nube
Involgendosi tutto, alto levarsi
Vidilo in aria, e di purpureo foco
Lunghe strisce lasciar, dovunque seco
Le rote rapidissime passando
Sollecito lo trasser della gloria
Un nuovo nome a collocar nel tempio.