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Raro di questa età splendido evento,
Già maturato pel girar degli anni,
Or pien di largo adempimento esulta.
Il chiaro de’ Rangoni alto lignaggio
Che dal buon rivo de la greca fonte
Per la continua via limpido scende,
E cresce i fasti de l’avita lode,
Vivace per la postera memoria
Nel miglior germe de’ più tardi figli,
Per le conteste in cielo auree catene,
E per le faci, che d’eterea luce
L’almo figliuol d’Urania avviva, e nutre,
Si giunge al sangue, che del Mincio in riva,
Col mio favore, e col favor di Marte,
Lungo su i campi ocnei tenne l’impero.
Io, benchè schiva di quel dardo acerbo,
Onde percote i creduli mortali
Il mal vantato insultator de’ Numi,
Non mai d’amico talamo degnassi
Profano ardor di cupido marito,
Pur fausta splendo fra le tede illustri,
E di Filippo, e di Luigia i voti
Reco al trono di Giove, e poi di grata
Speme già pieni li ritorno in terra.
Io giuro, e l’onda i giuramenti accolga,
Che serbatrice de’ superni patti,
E riverita da gli Dei, si volve