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IL GONZAGA


POEMETTO


DI


FRANCESCO MOLZA


Bagnava della terra il verde grembo
L’umida notte, che a’ pensier dà loco,
Quando di sospirar già stanco un nembo
Nell’oriente sembrar vidi foco,
E d’esso uscir l’aurora, che dal lembo
Porporeo il ciel spargea di rose, e croco,
Fuggissi colle stelle ’l pensier mio,
Le luci al sonno diei, quell’all’oblio.

     Miser, fruir sperando un breve sonno,
Chiusi gli lumi, omai d’umor esausti,
Quei se vegghian, se dormon, veder ponno
Ne’ giorni chiari mai, ne’ sogni fausti,
Senno se sei tu di quiete donno,
Perchè veder mi fai prodigi infausti,
Riposo a me non sei, ma vita mesta
Sognando, non è men di quando è desta.