I passeggier come se avesser penne
Impazienti di veder la terra
Salgono a gara le superbe antenne,
Chi l’artimone, e chi il trinchetto afferra
Alle girelle alcun stretto si tenne
Gridando all’armi all’armi, guerra guerra.
E in questo dir l’avventurosa armata
All’isola felice era arrivata.
Chi mi darà le voci, e le parole
Convenienti a sì nobil soggetto?
Chi l’ali al verso presterà che vole
” Tanto ch’arrivi all’alto mio concetto?
Ben or si converrìa di mondiole
Armar la pancia, e rafforzar il petto,
Che cantar deggio i colli, e la campagna
Della non più veduta alma Cucagna.
Fiumi di burro a tutte le stagioni
Scorrendo vanno, e dilagando i prati
Dove nascon per erba i maccheroni,
E per ghiaia ravioli maritati;
Ed anitre, e pollastri, oche, e capponi
Di fritelle pasciuti, e saginati,
Che penne avendo di lasagne intorno
Volano al quietissimo soggiorno.