Alfine il cupo tormentoso affanno
Il contrastato varco soverchiò.
Lacera le sue vesti, e verso il cielo 235Sparge polve sul capo, e ahi Figlia! o solo
Mio sostegno ed amor! Tu la cagione
Disse, dell’aspro duolo, e sola puoi
Del mio trionfo avvelenar la gioja,
Che in questo istante il mio coraggio io sento 240Lasso! mancarmi in sen... Misero me!
Io di tua morte il reo! ..Sì: che niun scampo
Alla solenne mia promessa io veggo
Esser vittima devi oggi chi primo
Incontro mi si fa dalle mie soglie, 245E tu mia figlia... E tu mia Seila amata....
Crebbe il dolor, nè potè dir sei quella.
A sì tetro spettacolo, a tai detti
Seila confusa, o sospirosa in sulle
Prime vorrìa parlar, ma tal nel cuore 250Sente tempesta di contrarj affetti,
Che spiegarsi non sa. Pure col guardo
Fisso nel genitor rompe il tenace
Silenzio alfine, e intrepida risponde.
Padre ti rasserena, e ’l giuramento 255Adempiasi su me. Sono tua Figlia,
E ’l tuo voler mi è legge. O me bennata
Se ’l sangue mio secura pace adduce
Sull’oppresso Israelle? Ah non fia mai,