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Mai però non t'offese l'infelice
Figlia del nostro ardire: ah l'innocente
315Perchè langue così? Chi lei rimira
Un ingiusto; un tiranno in te ravvisa,
E lascia l'are tue neglette, e sole;
No la funesta idea non si risvegli
Dell'oppresso Saturno in ciel di nuovo;
320La tua clemenza sull'Olimpo splenda,
E i benefici raggi estenda ancora
Su' mortali infelici: abbiano i Numi
Da te perdono, e calma abbia la Terra,
E soccorso Pandora; o almen distruggi
325Un'esistenza che martìr divenne:
Ogn'alma in te ripon sua speme, e brama
Che il folgore in tua man sospeso resti:
E che non può Facondia seduttrice
Su labro accorto? Serenò la fronte,
330E gli astri allora scintillar più chiari,
Sorrise il figlio di Cibele; hai vinto,
Disse, Cillenio; di Pandora il duolo
Fine abbia a tuo voler, che pago io sono.
     Lieto Mercurio sulla Terra venne,
335E a render di Pandora i giorni eterni,
Con la possanza in lui da Giove infusa,
Ogni sua cura volse: in un istante
Un color misto di ligustri, e rose
Pinse il bel volto, e interpreti sicuri